MORTE DELLO SCRITTORE CILENO Luís Sepúlveda
di Tommaso Meldolesi
Luís Sepúlveda, scrittore, attivista politico e
difensore dei diritti umani è morto stamattina a causa del COVID-19 Era nato in Cile nel 1949. Avendo subito
l’influenza di un nonno ed uno zio anarchici, s’iscrive giovanissimo al Partito
comunista. Scrive sul giornale di sinistra “Clarín” ed è insignito a soli vent’anni del premio
“Casa de las Americas” per la sua prima raccolta di racconti Cronicas de Pedro Nadie. Gran
viaggiatore, soggiorna in Russia dove,
con una borsa di studi, segue corsi di drammaturgia, poi tornato in Cile, si
diploma in regia teatrale. Entra nelle file dell'Ejercito de Liberacion
Nacional in Bolivia e, come membro del partito socialista, nella guardia
personale di Salvador Allende.
Ribelle e anticonformista viene arrestato e torturato da Pinochet nel 1973.
Liberato grazie ai numerosi appelli di Amnesty International, gli deve fuggire
in esilio per otto anni. Scappa in Brasile e poi in Paraguay, quindi è nella
capitale dell'Equador dove riprende la sua attività di drammaturgo. Soggiorna pure
in Amazzonia, da cui trarrà ispirazione per il romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore. Per alcuni anni viaggia in
Francia, in Germania, poi in Spagna, mostrando sempre un grande interesse per
la difesa dei diritti umani e dell’ambiente. In questo senso collabora con
l'Unesco per cui studia l'impatto dell'occidente sulla popolazione di indios
Shuar e con Greenpeace ad Amburgo. In una recente intervista a Il Manifesto del 22 ottobre 2019, dichiara
di provare una grande rabbia di fronte a tempi che si credevano superati.
L’avanzata della destra violenta è evidente in quasi tutto il continente
latinoamericano: “Nel fondo c’è una
parte dell’eredità di Pinochet. E appena sopra c’è un’estrema destra fascista
nello stile di Bolsonaro […] Il Cile è un paese dove le disuguaglianze sociali
sono incredibili”. La repressione del potere contro l’ira delle classi popolari
può portare a una fase tragica della storia del Cile. L’unica soluzione,
afferma Sepúlveda, potrebbe venire dai giovani, anche se per il momento manca
un vero e proprio progetto politico e risorse intellettuali adeguate che possano
aprire nuove prospettive per il paese. Di
lui ricordiamo Il Potere dei sogni,
dove l’autore mostra, con grande dolcezza, come la fratellanza e la
solidarietà costituiscano i pilastri
fondamentali delle relazioni umane; Cronache
dal cono Sud, Patagonia Express e
la meravigliosa Storia
di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare , che è diventato
un successo internazionale Sulla scia di quest’opera, l’autore scrive Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, Storia di una lumaca che scoprì l'importanza
della lentezza, Storia di un cane che
insegnò a un bambino la fedeltà, e Storia
di una balena bianca raccontata da lei stessa.
Resteranno nella mente di chi si batte
ogni giorno contro le ingiustizie e i diritti dei più deboli, le storie e i
racconti di Luís Sepúlveda, profondamente intensi, poetici e umani.
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