giovedì 16 aprile 2020


MORTE DELLO SCRITTORE CILENO Luís Sepúlveda

di Tommaso Meldolesi

Luís Sepúlveda, scrittore, attivista politico e difensore dei diritti umani è morto stamattina a causa del COVID-19  Era nato in Cile nel 1949. Avendo subito l’influenza di un nonno ed uno zio anarchici, s’iscrive giovanissimo al Partito comunista. Scrive sul giornale di sinistra “Clarín”  ed è insignito a soli vent’anni del premio “Casa de las Americas” per la sua prima raccolta di racconti Cronicas de Pedro Nadie. Gran viaggiatore,  soggiorna in Russia dove, con una borsa di studi, segue corsi di drammaturgia, poi tornato in Cile, si diploma in regia teatrale. Entra nelle file dell'Ejercito de Liberacion Nacional in Bolivia e, come membro del partito socialista, nella guardia personale di Salvador Allende. Ribelle e anticonformista viene arrestato e torturato da Pinochet nel 1973. Liberato grazie ai numerosi appelli di Amnesty International, gli deve fuggire in esilio per otto anni. Scappa in Brasile e poi in Paraguay, quindi è nella capitale dell'Equador dove riprende la sua attività di drammaturgo. Soggiorna pure in Amazzonia, da cui trarrà ispirazione per il romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore. Per alcuni anni viaggia in Francia, in Germania, poi in Spagna, mostrando sempre un grande interesse per la difesa dei diritti umani e dell’ambiente. In questo senso collabora con l'Unesco per cui studia l'impatto dell'occidente sulla popolazione di indios Shuar e con Greenpeace ad Amburgo. In una recente intervista a Il Manifesto del 22 ottobre 2019, dichiara di provare una grande rabbia di fronte a tempi che si credevano superati. L’avanzata della destra violenta è evidente in quasi tutto il continente latinoamericano: “Nel fondo c’è una parte dell’eredità di Pinochet. E appena sopra c’è un’estrema destra fascista nello stile di Bolsonaro […] Il Cile è un paese dove le disuguaglianze sociali sono incredibili”. La repressione del potere contro l’ira delle classi popolari può portare a una fase tragica della storia del Cile. L’unica soluzione, afferma Sepúlveda, potrebbe venire dai giovani, anche se per il momento manca un vero e proprio progetto politico e risorse intellettuali adeguate che possano aprire nuove prospettive per il paese. Di  lui ricordiamo Il Potere dei sogni, dove l’autore mostra, con grande dolcezza, come la fratellanza e la solidarietà  costituiscano i pilastri fondamentali delle relazioni umane; Cronache dal cono Sud, Patagonia Express e la meravigliosa  Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare , che è diventato un successo internazionale Sulla scia di quest’opera,  l’autore scrive Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza, Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà, e Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa.
Resteranno nella mente di chi si batte ogni giorno contro le ingiustizie e i diritti dei più deboli, le storie e i racconti di Luís Sepúlveda, profondamente intensi, poetici e umani.




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