Ecco la lettera scritta ai colleghi sulla possibilità del sabato libero per tutti (che poi ha vinto) al liceo Virgilio di Milano:
Buongiorno cari colleghi,
mi sento molto combattuto sulla questione del sabato uguale per tutti. Ci sono evidenti problemi importanti: innanzitutto il rispetto per i colleghi (e non sono pochi) che vorrebbero potersi riposare in un giorno infrasettimanale. In più ci sono diversi colleghi che fanno il part time e per i quali comunque venire a scuola il sabato sarebbe importante. Bisognerebbe tenere conto di tutte queste esigenze.
Poi, ha ragione Silvia a dire che diversi ragazzi arriverebbero a casa molto tardi e questo di certo avrebbe una ricaduta sulla loro vita sociale, oltre che sullo svolgimento dei compiti a casa!!! A questo vorrei aggiungere che diversi ragazzini che non stanno fermi che sono ingestibili fino (penso ai ragazzi del LES) all’una dovrebbero fermarsi un’ora in più tutti i giorni! Sarà per alcuni di noi sempre più difficile fare lezione in queste condizioni!
Devo dire che personalmente ho passato una vita ad avere un giorno libero infrasettimanale. Da due anni ho il sabato che ho chiesto per mie ragioni famigliari e devo dire che uno stacco di due giorni (sarà che sto invecchiando!) non mi dispiace affatto. Ma sono pronto a rinunciarvi senza troppe difficoltà. Quale riscontro potrebbe avere sulla società di domani e anche di oggi una scuola in cui la didattica viene sempre più messa in un angolo perché si devono affrontare difficoltà dovute alla disciplina e all’attenzione dei ragazzi in classe? In buona parte succede già così. Ha ragione Silvia a dire che un tempo c’era la scuola che si poneva degli obiettivi didattici e aveva come fulcro centrale la crescita dei ragazzi e la trasmissione di uno sguardo critico sul mondo. Forse bisognerebbe interrogarsi su quale sia il senso della didattica e del nostro lavoro oggi. Ho come l’impressione che attualmente l’azienda-scuola risponda soltanto alle esigenze delle famiglie che vogliono avere il pargoletto a casa per tutto il week-end oltre che a quelle del questore il cui primo pensiero sta nel risparmio energetico e sicuramente non nell’efficacia della didattica. La didattica per altro è svilita e corrosa. Personalmente a parte qualche regolina di grammatica francese non riesco più ad insegnare come vorrei e sono profondamente deluso e sfiduciato. E lo sono ancora di più se penso che la scuola è stata presa nella morsa dio uno svilimento di valori e di cultura della società tutta intera che è volta all’affermazione esasperata di un individualismo fine a se stesso! Cosa riusciamo a trasmettere ai ragazzi in questo momento? C’è un fine didattico nell’avere tutti il sabato libero e poter andare a farsi il week-end? O non è un adeguarsi allo stravolgimento inevitabile di tutta la società? E allora ha un senso continuare a pensare di potervisi opporre?
Non lo so onestamente e mi sento molto combattuto!
Oggi non sarò al collegio perché sono a casa con l’influenza!
Fatemi sapere!
Vi abbraccio!
Nessun commento:
Posta un commento