Oramai non è più tempo di stupirsi
Oramai sono morti
119000, sì proprio così
centodiciannovemila,
soltanto in Italia
oggi venticinque aprile duemilaventuno
Ah si?
e nel mondo?
Beh nel mondo sono molto di più
Vediamo,
si, ecco: sempre oggi sono
3113120, sì è esatto
tremilionicentotredicimilacentoventi!
Ma è pazzesco!
E’vero!
E di chi è la colpa?
Con chi bisogna prendersela?
Con la politica?
Con le strutture sanitarie locali?
regionali? nazionali?
Con i medici? Con gli infermieri?
Col ministro della salute?
Con quello della giustizia?
Con il primo ministro?
Col papa?
La gente comune
non sa più cosa pensare
si sente presa dai Turchi
non sa più con chi arrabbiarsi.
No, non c’è più da stupirsi
La morte qui adesso è all’ordine del giorno.
Non fa più notizia ormai
Sulle prime pagine dei giornali
È come se fosse l’amara consuetudine
D’una forza più grande e potente
di tutti noi messi insieme
si è stata una disgrazia, è vero,
ma adesso ci sono i vaccini
eppure la gente continua a morire.
E appena si abbassano le morti
e i contagi, la gente riprende
ad uscire, a incontrarsi,
a farsi le serate,
gli aperitivi, gli inviti a cena,
molti rigorosamente senza mascherina
né nessun altro tipo di protezione contro il virus.
Cosa bisogna pensare?
Come bisogna intervenire?
E i contagi riprendono
E le morti e la sfiducia
Nella scienza, nella medicina,
nel progresso sfrenato
e dissennato
che sta portando l’uomo
alla distruzione del proprio pianeta
della proprio entourage
del proprio se stesso.
L’uomo è allora davvero causa del proprio dolore?
“Sois sage ma douleur” diceva Baudelaire
e invece sembra che l’uomo non voglia ascoltare
e spanda il dolore a se stesso
e a chi gli càpita d’incontrare
indiscriminatamente
Poi in fondo c’è una distesa bianca e compatta
che ci inghiottirà tutti,
chi prima, chi dopo,
inesorabilmente.
Tommaso
Nessun commento:
Posta un commento